I posti da vedere assolutamente
Nell’infinità di posti da poter visitare durante le vostre vacanze in Salento ospitati da AlessioVacanze non potete non visitare i seguenti:
Otranto
« La sua campagna pare in primavera
un giardino dell’Eden.
Dal mare la sua riva è un tesoro che scorre.
Il suo nome è Otranto.
Biasimare non si potrebbe chi l’abita.
Se vuoi trascorrere la vita serena
vai ad abitare là. »(Ibn Kemal (XVI secolo)
Otranto, oltre ad essere la città più ad Oriente d’Italia è, sicuramente, una delle più belle e storicamente interessanti del Salento. Di origini antichissime, che risalirebbero a ben prima della colonizzazione greca di queste terre, deve il suo nome ad un rigagnolo d’acqua che sfocia in prossimità del porto: l’Idro. L’antica Hydruntum, fu, nei secoli, una splendida cittadina e, per la sua particolare posizione geografica, porta d’ingresso in Italia delle popolazioni provenienti da Oriente.
Torre dell’Orso
Tra le più belle spiagge di Puglia c’è la spiaggia della Baia di Torre dell’Orso a Melendugno in Salento. Una baia di poco meno di un chilometro con spiaggia finissima, dune basse e una pineta retrostante le dune. Il mare in questa zona è limpido e cristallino per via delle correnti marine del Canale di Otranto. La potete raggiungere da nord dalla litoranea adriatica, appena dopo Roca, mentre da sud appena dopo Sant’Andrea. La spiaggia si trova all’interno di una baia sovrastata dalla Torre dell’Orso, una torre costiera cinquecentesca
Roca- La grotta della poesia
« E di vèr l’Orïente un curvo seno / in guisa d’arco, a cui di corda in vece / sta d’un lungo macigno un dorso avanti, / ove spumoso il mar percuote e frange. / Ne’ suoi corni ha due scogli, anzi due torri, / che con due braccia il mar dentro accogliendo, / lo fa porto e l’asconde; e sovra al porto / lunge dal lito è ‘l tempio. » (Virgilio – Eneide, libro III. Traduzione di Annibal Caro)
Sede di importanti scavi archeologici, è un centro turistico di rilievo durante il periodo estivo. Si segnalano la torre di avvistamento cinquecentesca, le rovine del castello a picco sul mare, il santuario della Madonna di Roca del XVII sec. e le due grottePosia (dal greco, “sorgente d’acqua dolce”), meglio note come grotte della Poesia. Queste ultime, in particolare, distanti circa 60 metri l’una dall’altra, sono delle grotte carsiche cui sono crollati i tetti; l’acqua del mare giunge in ciascuna di esse attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione. La più grande delle due ha una pianta approssimativamente ellittica con assi di circa 30 e 18 metri e dista dal mare aperto una trentina di metri. (continua a leggere)
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